Mi hanno detto che la faccia qui sotto degrada il blog. Io la vedo come una maschera teatrale, come quelle che si usano da millenni sul palcoscenico sin dall’epoca di Aristofane, passando per la Commedia dell’Arte per arrivare alle moderne e più estreme rappresentazioni. Senza voler riesumare tetre teorie fisiognomiche, mi sembra una faccia-simbolo del nostro tempo cannibale, della voracità che dilaga, della rincorsa verso la propria rivendicazione personale, spesso senza neppure preoccuparsi di ammantarla con l’interesse collettivo. Sarò troppo lombrosiano?
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Amici, colleghi e imbrattarete
Tempus fugit, scripta manent
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